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Il CT Capobianco: “Friuli Venezia Giulia, mi sono sentito in famiglia”

Si è conclusa con il pomeriggio al PalaCrisafulli di Pordenone la tre giorni di Andrea Capobianco, CT della Nazionale Italiana Femminile, in visita al Friuli Venezia Giulia. Un breve “viaggio cestistico” inaugurato al PalaTrieste, grazie all’organizzazione del Comitato Regionale ed in stretta collaborazione con Futurosa Trieste, proseguito a Gemona del Friuli, Udine e, infine, proprio a Pordenone. Allenamenti, dimostrazioni, tavole rotonde e confronti che hanno caratterizzato questa visita, che è stata soddisfacente e ovviamente occasione preziosissima per atlete, staff e addetti ai lavori della nostra regione.
Questo il riassunto della tre giorni, per coach Andrea Capobianco: “Sono stra-contento di quello che è stato fatto in Friuli Venezia Giulia, abbiamo avuto davvero un po di tutto. Partendo da Trieste, con due gruppi davvero interessanti, ragazze che hanno mostrato sul campo di avere tanta voglia e carattere per poter fare qualcosa di importante. Sono ragazze giovani che devono assolutamente proseguire il loro percorso formativo, anche se giocano in squadre senior devono mettersi in testa che la formazione non è terminata, perchè hanno tutte le qualità per poter fare pallacanestro. Poi, passando alle riunioni con gli allenatori ed i dirigenti, sono contentissimo perchè i confronti sono stati notevoli ed interessanti, con tante domande e questo ci fa capire che il titolo del progetto “Torniamo Alla Base” è centrato al massimo. C’è fame di confronto alla base, io sono cresciuto con questa mentalità e secondo me è sinonimo di desiderio di crescita”.
Per quanto riguarda poi le attività collaterali, il CT della Nazionale Femminile ha proseguito: “Anche in questo caso davvero bello vedere oltre 200 ragazzi presenti nella tappa all’Università, con attenzione sia alla parte pratica che a quella teorica, e poi il giro al liceo Stellini di Udine, dove ho potuto avere un confronto con i ragazzi ed il dirigente scolastico. Sono iniziative importanti a livello di propaganda del nostro sport: nei miei anni di settore giovanile e femminile ho cercato sempre di andare a fare giri nelle scuole perchè è proprio lì che bisogna accendere la fiammella, mandando messaggi chiari e precisi sul valore educativo dello sport e in particolare della pallacanestro”.
Oltre a questo, una nota legata alle formazioni senior, che il tecnico azzurro ha potuto visitare: “Durante la tappa a Udine, ho fatto visita alle Women Apu di Serie A2 prime in classifica, ho fatto i complimenti a giocatrici e staff per il lavoro che stanno svolgendo ed infatti i risultati si vedono”.
La chiusura con i ringraziamenti di coach Capobianco: “Vorrei ringraziare di cuore il Comitato Regionale Fip Fvg per tutto quello che è stato fatto ed organizzato; Alessandro Guidi come referente tecnico sempre preciso, puntuale e presente; Marzio Longhin come responsabile della formazione degli allenatori, anche lui una presenza costante in questa tre giorni, ed infine Claudio Bardini, che con le sue idee ed il suo carisma è un bene della pallacanestro italiana. Li ringrazio davvero, perchè mi hanno fatto sentire in famiglia e sappiamo che, quando una persona si sente in famiglia, riesce sempre a dare il massimo anche nei momenti magari di fatica o stress”.
Alla fine di questo “viaggio”, anche l’RTT di Fip Fvg Alessandro Guidi ha aggiunto le sue note: “Tre giornate molto intense, ma soprattutto utili e costruttive che hanno coinvolto molti allenatori, ragazze e società del territorio. La risposta è stata importante, avere il CT della Nazionale che ringrazio e ringraziamo per la sua presenza e disponibilità, non è cosa di tutti i giorni! Abbiamo notato, con piacere, una notevole presenza di presenza e coinvolgimento, sia per quanto riguarda dirigenti, allenatori ed addetti ai lavori, anche, del settore maschile. Richiamandomi alle parole di Andrea, non dimentichiamo mai il valore dell’insegnare pallacanestro a livello giovanile, dell’essere formatori e, soprattutto, di far proseguire il percorso formativo alle ragazze, in generale, ma anche e soprattutto, a quelle che hanno le potenzialità importanti e volontà, per ambire ad un futuro importante. Siamo responsabili del loro futuro e dobbiamo, lavorando e continuando a curare la loro crescita, anche se iniziano a vivere le esperienze delle prime squadre. Starà a noi istruttori modulare il lavoro in maniera funzionale alle ragazze, per farle arrivare al punto a cui potrebbero ambire”.
La chiusura con i ringraziamenti di rito: “Doveroso sottolineare il coinvolgimento e la collaborazione di alcune società che si sono fatte in quattro per questa tre giorni. Futurosa Trieste, che ha messo a disposizione il PalaTrieste e buona parte del suo staff tecnico, per la prima giornata di questa 3 giorni.
Poi, il Professor Bardini ed il Cna del Fvg, con Marzio Longhin, l’Università di Gemona del Friuli e la società che si è resa disponibile, con le sue ragazze, per fare da dimostratore agli studenti di Scienze Motorie. Ultima, ma non ultima, o meno importante, il Sistema Rosa Pordenone che ha dato spazio al PalaCrisafulli per poter chiudere al meglio il nostro tour regionale. Grazie a tutti ed in particolare, al Ct Andrea Capobianco“.