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Il bilancio di Rovereto secondo l’RTT Guidi

12 Marzo 2025

Il rientro da Rovereto, per le ragazze ed i ragazzi del 2012, ha portato diverse riflessioni all’indomani del Torneo delle Province Venete, tenutosi l’8 ed il 9 marzo scorsi.

In casa Fip Fvg, la “voce” è come di consueto quella di Alessandro Guidi, l’RTT regionale che si è suddiviso fra la selezione rosa e quella dei maschi durante la due giorni roveretana: “Direi che complessivamente è andata abbastanza bene, pur dovendo fare delle distinzioni importanti.
Per quanto riguarda i maschi, per l’ennesima volta abbiamo constatato difficoltà importanti contro pressione e “corpi addosso”, oltre che nella gestione dei finali punto a punto ai quali non siamo abituati.
Guardando le nostre partite di campionato, assistiamo spesso a divari importanti quindi l’incapacità di gestire i finali in volata deriva anche da questo, oltre che ad una serie di carenze evidenti e, a parziale mitigazione dei problemi, dalla ancora relativa conoscenza tra i ragazzi
“.

Il settore femminile è quello che ha dato maggiori soddisfazioni, come conferma Guidi: “Le ragazze hanno affrontato l’evento con molta più padronanza, anche per la loro maggior esperienza, visto che spesso giocano più campionati, anche se sotto età, e questo le aiuta molto. Certo poi, raggiunta la finale, siamo andate un po’ in difficoltà fisica e, contro Reggio Emilia, pur lottando fino alla fine, abbiamo ceduto di 4 punti, ma durante tutto il torneo le ragazze sono cresciute molto sotto tutti i punti di vista“.

Innanzitutto, vorrei ringraziare e fare i complimenti agli staff che hanno guidato le due spedizioni – conclude Guidi -, direi che l’obiettivo sarà mettere l’accento sulle carenze più evidenti, avere maggiori strumenti tecnici ed avere, di conseguenza, maggior serenità nella gestione delle gare. Tutte le esperienze aiutano a crescere, a maggior ragione qualche errore e qualche delusione. In modi diversi, ma credo che la trasferta di Rovereto abbia dato, a noi e a ragazze e ragazzi, indicazioni importanti ed un buon punto da cui partire con loro e da condividere, con le loro società e tecnici“.